Gianfranco Cucco Triathlon in Monferrato

Come difendere un campionato europeo in Monferrato

Gianfranco Cucco fra corsa, bicicletta e nuoto ai tempi del covid

Vuoi mettere preparare una gara su un rullo o poter scorrazzare su una bicicletta per le colline del nostro Monferrato? Con questo pensiero per la testa Gianfranco Cucco, campione europeo di duathlon cross in carica (categoria AgeGroup Dilettanti), ha passato tutto il primo lockdown e quello che ne è scivolato dopo, sempre con un imperativo in testa. “Tornare a correre più forte di prima”. Perché se è vero che il 2020 verrà ricordato come un anno avaro di competizioni e performance ufficiali, per tanti atleti è stata un’occasione unica per mettere benzina nei motori e farsi trovare pronti per il ritorno alle corse.

Trovare le motivazioni per farlo senza avere in calendario una gara però non è semplicissimo. Gli stimoli vanno pur alimentati in qualche maniera ed il Triathlon richiede un certo tipo di impegno. Per prepararsi su tutte e tre le discipline (corsa, bicicletta e nuoto) a volte bisogna davvero fare i salti mortali. Non facendolo di professione, è necessario incastrare nel minimo dettaglio, sempre nel pieno rispetto di protocolli e decreti, ogni sessione diversificata. Da infinite navette in vasca da nuoto, si passa per adrenalinici tracciati in bicicletta preparati chilometro per chilometro con dovizia certosina già ad inizio stagione. Per quanto riguarda la corsa, spesso sforando anche in orari notturni, si monta la torcia in testa, e si percorrono lunghi tratti sterrati dove il contatto con la natura rende il contesto ancora più emozionante.

I due circuiti (blu e rosso) del Kintana di Casale Monferrato, ricavati nel Bosco della Pastrona, sono molto performanti e attraggono diversi atleti del circondario ma non solo. Ricreando delle zone di cambio come nelle gare, il Parco diventa perfetto per alternare momenti di corsa a piedi e momenti in bici. Anche se il tragitto del cuore per Gianfranco resta quello che collega il Parco di Villapoggio (Terruggia) a Cella Monte con passaggi intermedi elettrizzanti che tagliano in due sentieri e stradine sperdute. Percorsi una volta sconosciuti ma che giorno dopo giorno stanno diventano alla portata di tutti grazie a strumenti che hanno semplificato la vita degli appassionati. Il primo è un progetto di Fiab Monferrato Bike che si chiama “Pedala il Monferrato”. Si tratta di una vera e propria guida testuale che contiene più di 100 percorsi fra le strade e sentieri del nostro territorio. Il secondo è “Strava” un app che esplora e ricostruisce un’infinità di percorsi precedentemente battuti e “registrati” da altrettanti avventori. Il modo perfetto per scoprire nuovi itinerari e non annoiarsi nel praticare un’attività che non per forza deve tramutarsi nello svolgimento di corse o manifestazioni.

Cucco in questo momento sta preparando il circuito italiano di Triathlon che prenderà il via nel weekend del 23 e 24 aprile con la prima gara all’Isola d’Elba. Il campionato Italiano quest’anno invece si disputerà a Sestri Levante. Nelle stagioni normali una tappa fondamentale per la sua preparazione erano tutte le gare podistiche della nostra zona. La 5 km di Terruggia aveva un valore speciale in quanto gara casalinga, ma anche quella di Quarti di Pontestura con il passaggio in mezzo alle vigne, quella di Ozzano o la Stracasale avevano la loro importanza.

Fra i sogni nel cassetto di Gianfranco, portacolori delle Frecce Bianche Alessandria (podismo) e della Vittorio Alfieri di Asti (gare Fiab), oltre a tentare il tris nell’europeo che si disputerà sulle Dolomiti, c’è sempre quello di poter aiutare a far crescere il movimento nella nostra zona. Dopo aver organizzato insieme alla Fiab Monferrato Bike la prima edizione della Kintana Night Run, il prossimo step potrebbe essere quello di dare vita ad un duathlon su strada e perché no anche un triathlon. La vicina Alessandria insegna, mentre le condizioni del Fiume Po, grazie ai recenti interventi dell’Amministrazione Comunale sono ideali per competizioni di questo tipo. L’entusiasmo e le idee su cui lavorare non sembrano mancare.

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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