In una piccola località immersa tra le dolci colline del Monferrato, a Odalengo Grande, in provincia di Alessandria, è possibile vivere un’esperienza unica nel suo genere, sotto diversi punti di vista.
Qui, infatti, una giovane coppia originaria del Lago di Garda ha dato vita a un progetto tutto da vivere e da raccontare.
Loro sono Gaia e Marco. La loro storia inizia sulle rive del lago e passa da Milano, dove si trasferiscono per qualche anno per lavoro, con un sogno nel cassetto: trovare un luogo dove rifugiarsi per riassaporare la vita lenta, il contatto con la natura e dove potersi dedicare alle proprie passioni.


Lei, Gaia Raisoni, sognatrice, laureata in Diritti dell’Uomo ed Etica della Cooperazione Internazionale Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo, oggi lavora come Consulente per le Pubbliche Amministrazioni. Ha vissuto per anni con la valigia sempre pronta, dividendosi tra esperienze di volontariato in giro per il mondo nel settore dell’Educazione ai Diritti Umani. All’età di diciotto anni, Gaia fa una scoperta che segnerà per sempre la sua vita e che – anche se ancora non poteva immaginarlo – sarebbe poi diventata il motore del loro progetto: scopre infatti di essere celiaca. Dopo il senso di smarrimento iniziale, la diagnosi diventa la risposta a numerosi problemi di salute fino a quel momento irrisolti, e le consente di migliorare radicalmente la sua qualità della vita.
Lui, Marco Miglioranzi, Ingegnere informatico, preciso e pragmatico, con un’innata passione per la cucina e la natura. Durante gli anni milanesi, nel tempo libero si dedica alle competizioni di barbecue all’americana, sfidando altri appassionati.

Durante il periodo del COVID, come tutti sappiamo, il mondo del lavoro cambia radicalmente, introducendo la possibilità di lavorare da remoto, una modalità che molti, compresi Gaia e Marco mantengono anche dopo la fine della pandemia. Anche per questo motivo, nel 2021 iniziano a cercare una seconda casa fuori città, con ampi spazi verdi intorno. Dopo una lunga e rocambolesca ricerca, incuriositi dall’annuncio della vendita di Cascina Scorgnetto, a Odalengo Grande, arrivano per la prima volta in questo angolo di Monferrato, ancora poco conosciuto. Appena arrivati se ne innamorano subito per la pace, la tranquillità, il verde che la circonda e nel marzo 2022 ne diventano i nuovi proprietari.
L’idea dell’Home Restaurant, dove assaporare il gusto della tradizione monferrina e sentirsi come a casa
All’epoca, la cascina era completamente vuota, ma già in ottime condizioni, con ampi spazi interni ed esterni che avrebbero permesso non solo di costruire la loro casa, ma anche qualcosa di più grande. In passato, infatti, la struttura aveva già ospitato un agriturismo e disponeva di una cucina professionale dedicata alla ristorazione. Così, a poco a poco, prende forma l’idea non solo di “riempire” quegli spazi e di condividerli con amici e familiari, ma anche di creare bellezza, esperienze, un luogo autentico dove chiunque possa sentirsi come a casa propria. Così, nel maggio 2024 nasce “Baròt”, che rappresenta l’unione perfetta dei loro due caratteri e delle loro attitudini, e insieme delle loro esigenze e peculiarità. Il termine piemontese indica il contadino, ma anche il bastone utilizzato per cercare il tartufo. Un nome che richiama l’autenticità e i frutti di questa terra.
Cascina Scorgnetto diventa così non solo l’abitazione dove Gaia e Marco hanno scelto di vivere, insieme ai loro due cagnoloni, alle galline, alle oche, ai conigli e dove coltivano l’orto. Ma anche un piccolo tesoro nascosto tra le colline, dove poter gustare i piatti della cucina monferrina e le specialità della tradizione piemontese, gustando i prodotti di stagione coltivati nel loro orto, accompagnati da un bicchiere di vino di produttori della zona, facendo quattro chiacchiere.



La formula scelta è quella dell’Home Restaurant, molto nota all’estero, ma ancora poco conosciuta in Italia. Si tratta di un’attività che appartiene alla sfera della ristorazione, ma che si svolge all’interno di un’abitazione privata anziché in un locale tradizionale. La caratteristica principale è quella di non essere un’attività organizzata da professionisti del settore, ma da appassionati, che mettono a disposizione un numero limitato di coperti (per un totale annuo che non deve essere superato), organizzando anche eventi a tema. Il fenomeno nasce all’inizio degli anni Duemila negli Stati Uniti, ispirato alle casas particulares di Cuba (abitazioni private trasformate in B&B, gestite dalle famiglie cubane), e si diffondono ben presto anche nel Regno Unito. Nel nostro paese stanno prendendo sempre più piede grazie anche ai social network, ma in Piemonte se ne contano ancora pochi esempi. L’Home Restaurant nasce dalla voglia dei padroni di casa di ospitare, di mettersi ai fornelli, e condividere sapori autentici con viaggiatori e turisti. Un’altra particolarità è che gli ospiti, che siano coppie, gruppi di amici, familiari, ma anche sconosciuti tra loro, si trovano a condividere un grande tavolo in legno che si trova al centro della sala da pranzo, al quale spesso siedono anche i padroni di casa.



Ciò che rende Baròt così speciale: senza glutine sì, ma buono per tutti!
La scelta di aprire un Home Restaurant rappresenta già una grande novità sul territorio monferrino. E in questo modo, Gaia e Marco possono continuare a svolgere il loro lavoro di consulenti dal lunedì al venerdì, mentre nel fine settimana si trasformano in veri e propri cuochi. Ma a rendere ancora più speciale questo progetto è la scelta di proporre una cucina completamente senza glutine per tutti gli ospiti, con prodotti fatti in casa. Questa decisione nasce, da una parte dall’esperienza personale di Gaia, dalla sua difficoltà di trovare dei ristoranti informati e “sicuri” in zona, dall’altra dal desiderio di mettersi in gioco per creare qualcosa di veramente nuovo. Come è noto, la celiachia è una malattia autoimmune a predisposizione genetica, in cui il sistema immunitario reagisce in modo anomalo al glutine, una proteina presente in alcuni cereali quali grano, orzo e segale. In Italia è riconosciuta come “malattia sociale”, tanto che si stima colpisca all’incirca 400/600.000 Italiani, cioè una persona ogni 100/150 abitanti. Dato che in molti convivono per anni con questa condizione, senza accusare disturbi particolarmente gravi, il numero di casi diagnosticati è molto inferiore rispetto alla reale incidenza della patologia. Nonostante questi dati importanti, il mondo della ristorazione fa ancora fatica a rispondere alle esigenze crescenti di una parte della popolazione, per via dei costi e delle difficoltà logistiche di garantire spazi sicuri, ovvero privi di contaminazione, all’interno delle cucine. L’unica terapia ad oggi efficace, infatti, che permette di evitare ulteriori complicazioni, è una dieta totalmente priva di glutine, evitando anche minime contaminazioni in fase di trasformazione e cottura.
Proprio in quest’ottica, Baròt propone una cucina 100% gluten free, che assicura la totale assenza di contaminazione degli alimenti con prodotti contenenti glutine, riducendo gli sprechi e i rischi rappresentati dal dover proporre un menù differenziato. Non solo un modello sicuro e sostenibile, ma anche un esempio virtuoso di “inclusione al contrario”: un’insolita esperienza gastronomica uguale per tutti, senza esclusioni.





Un progetto in divenire: tra eventi a tema, innovazione e valorizzazione del territorio
Da Baròt troverete prodotti home-made, in un menù che rispetta la stagionalità e la varietà della cucina piemontese. Oltre alla peculiarità di una cucina 100% senza glutine, anche proposte vegetariane, vegane e per intolleranti al lattosio.
Vengono organizzate degustazioni, aperitivi e cene con prodotti locali, ed eventi a tema in collaborazione con produttori del territorio.
L’ambiente, intimo ma conviviale, è ideale per ospitare cerimonie private come compleanni, battesimi, comunioni o momenti speciali insieme agli amici. Il grande tavolo di legno favorisce il dialogo, creando un clima familiare.
Baròt ospita anche corsi di cucina (individuali, di gruppo e online) per imparare a fare il pane (molto amato è quello alla curcuma), la focaccia e la pasta fresca fatta in casa, come i loro famosi tajarin.
Tra le proposte più apprezzate: il giro pizza, le grigliate americane e i grandi classici piemontesi, come il bonet e l’insalata russa.
Qui si possono acquistare anche buoni regalo per pranzo o cena per due persone, da utilizzare il sabato o la domenica su prenotazione.



Dopo appena un anno di attività, qui da Baròt si festeggiano i traguardi raggiunti, insieme a tanti affezionati provenienti da ogni parte del Piemonte e anche da fuori Regione, e da una clientela sempre crescente, incuriosita da questa formula innovativa. L’Home Restaurantha anche aderito al Programma AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia).
Ma Gaia e Marco hanno ancora tante idee e progetti da portare avanti, in questa terra meravigliosa e autentica che li ha accolti, e dove Baròt continuerà a trasformarsi e a crescere giorno per giorno insieme a loro.
CONTATTI:
Baròt Home Restaurant & More, Monferrato
Tel: +39 3402102572
Email: barot.monferrato@gmail.com
APERTURA: Weekend e festivi su prenotazione
INDIRIZZO: Via Cascina Scorgnetto 1, Odalengo Grande (AL)




