Desana - DOC Monferrato

Il fondo Desana al Castello di Casale diventa bene di interesse storico

Lo ha riconosciuto con Decreto il Ministero della Cultura lo scorso 16 maggio

Il 16 maggio 2022 è destinata a divenire una data molto importante per il Monferrato ed in particolare per il Comitato Casale Monferrato Capitale della DOC.

Infatti in quella data il Ministero della Cultura, a mezzo del suo organo periferico della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e Valle d’Aosta, ha emesso il Decreto Ministeriale di Riconoscimento di “Bene di Interesse Storico Particolarmente Importante” ( questa è la dicitura completa ) per l’archivio documentale, librario e fotografico Fondo Paolo Desana e Arturo Marescalchi custodito al castello paleologo di Casale Monferrato presso la sede operativa dello stesso Comitato DOC.

Queste fonti culturali e librarie sono quindi da considerarsi a tutti gli effetti “Beni Culturali” e quindi sottoposte alla normativa di tutela prevista dal Codice dei beni Culturali e del Paesaggio (D.Legs n 42 del 2004 ) e consta delle carte di Paolo Desana che costituiscono uno dei fondi archivistici più rilevanti per la storia della normativa vitivinicola italiana dal secondo dopoguerra agli anni Novanta del secolo scorso. Si tratta di circa una settantina di faldoni, molti dei quali originali e realizzati da Paolo Desana, relativi alla nascita della normativa italiana della protezione delle Denominazioni di Origine del Vino ed ai lavori del Comitato Nazionale per la Tutela delle DOC presieduto da Desana per 23 anni (1966 – 1989) e da circa 450 libri di carattere legislativo, tecnico-scientifico ed economico, circa 100 datati a fine Ottocento, oltre a fotografie e pannelli particolarmente significativi.

Molto importante sarà inoltre l’iniziativa che il Comitato Casale Monferrato Capitale della DOC e Centro di Documentazione realizzerà nel prossimo autunno al castello, ovvero un convegno a livello nazionale dove il Comitato DOC casalese lancerà d’idea progetto di realizzare un Archivio Nazionale digitalizzato della legge delle DOC, il nostro casalese, e di tutti i Vini DOC Italiani in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino, prevedendo la presenza del Presidente Angelo Radica, con l’Associazione albese “Radici” forte di un digitalizzatore planetario con il suo Presidente Claudio Rosso, con l’Unione Italiana Vini di Milano con il Responsabile Archivistico Francesco Benatti e con la responsabile regionale del Ministero della Cultura Sara Anselmo.

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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