Vino del Monferrato

“C’era una volta in Monferrato” la storia della DOC

La storia della DOC, la Grande Storia della DOC è sostanzialmente una storia di “Fertilità”: fertilità dei terreni delle colline vitate del Monferrato, ma anche di fertilità di idee e progetti, nonché di personaggi che in qualche modo possono essere definiti veri e propri Visionari.

Intorno al 1850, quando il Monferrato era il “Circondario più viticolo del Regno Sabaudo” (per la sua fertilità, appunto), Giovanni Lanza, agricoltore casalese con cascina a Roncaglia e in quegli anni Primo Ministro del Regno, con una grande visione del futuro fece venire a operare a Casale e nel Monferrato i migliori agronomi europei e italiani, tra cui il francese della Corsica (Bastelica – Aiaccio) Giuseppe Antonio Ottavi. Ben presto divenne “Papà Ottavi” per tutti gli agricoltori italiani, inventò l’assistenza tecnica in agricoltura con le cosiddette Cattedre Ambulanti, giornalista eccelso fondò nel 1854 il primo giornale agricolo italiano, «Il Coltivatore», fu editore, Editrice Ottavi, poi con i figli Ottavio ed Edoardo (a Casale Monferrato c’è il Fondo Ottavi: 3400 volumi editi e raccolti tra il 1850 ed il 1925 che nessun comune italiano possiede), tanto che non a caso, e proprio a Casale Monferrato, fu costituita nel 1895 l’Associazione della Stampa Agricola Italiana.

Paolo Desana
Paolo Desana

L’abbiamo definito, in questo percorso lungo più di 100 anni, il primo Moschettiere della DOC, ma ci fu anche Federico Martinotti, il secondo Moschettiere, che fu il vero inventore (e non Charmat) del Metodo di Spumantizzazione in autoclavi brevettato a Torino ancora nel 1895 (chissà se dopo 120 si sarà in grado di fare giustizia e di dire la verità!). Il terzo Moschettiere fu poi Arturo Marescalchi, il primo giornalista a portare l’agricoltura al grande pubblico attraverso le pagine del «Corriere della Sera» e grande uomo dell’associazionismo e della cooperazione, e poi infine il monferrino Paolo Desana, il quarto Moschettiere, che nel 1963 riuscì nella non facile impresa, con un ritardo di 28 anni sulla Francia, a far approvare dal Senato della Repubblica la cosiddetta legge della DOC italiane, ovvero il DPR 930, a compimento di un lunghissimo percorso di proposte di legge mai andate a buon fine iniziato, e non a caso, addirittura nel 1898 con la prima proposta di tre parlamentari monferrini: Mensio, Morino e Bertana.

Oggi il nostro Paese vanta quasi 400 tra DOC e DOCG, ma soprattutto 400 Consorzi di Tutela della stessa DOC, ovvero produttori che collaborano tra loro e rappresentano una fondamentale rete di carattere economico e di marketing territoriale per oltre i due terzi della nostra penisola.

Tutto ciò il “Comitato Casale Monferrato capitale della DOC” intende far conoscere e ricordare con un progetto di digitalizzazione dei documenti che riguardano la storia e l’attualità della DOC a livello nazionale promozionando e valorizzando la sua terra di origine: il Monferrato.

Ma questa è un’altra storia.

Andrea Desana – Presidente “Comitato Casale Monferrato capitale della DOC”
https://www.comune.casale-monferrato.al.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3741
comitatodoc@gmail.com

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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