Olivola Monferrato

Olivola: un’oasi della tranquillità in Monferrato

Olivola fra chiesette pendenti e persiane celesti

Si prova una sensazione d’animo molto particolare ogni volta che si mette piede in questo paesino, adagiato morbidamente sulle colline monferrine a circa 20 km da Casale Monferrato. A Olivola si respira una serenità senza eguali, una piccola oasi incontaminata da tutto il resto che sembra essersi fermata nel tempo insieme ai suoi abitanti e abitazioni scolpite nella pietra da cantoni. Non si tratta solamente di silenzio, cosa del resto abbastanza percepibile anche soltanto considerando l’ormai sempre più esiguo numero di abitanti. Le ultime rilevazioni parlano dipoco più di 110 unità ma il fascino di Olivolava sicuramente oltre e se venite da queste parti è impensabile non organizzare una tappa in quello che è considerato uno dei Paesi più Piccoli d’Italia. L’ultima volta che mi sono regalato un’oretta di tranquillità fra i suoi sali-scendi un’amica mi ha fatto notare una peculiarità legata alle persiane della maggior parte delle sue abitazioni. Il colore predominante è il celeste. Sarebbe curioso indagare e scoprirne il motivo, fatto sta che la contrapposizione con il giallo-dorato della pietra da cantoni di tutte le case rende il contesto da cartolina.


Il borgo è visitabile in pochissimi minuti e praticamente nel suo centro si trova una chiesetta alquanto curiosa. Sicuramente è il simbolo di Olivola e si tratta della Chiesa Romanica di San Pietro e Paolo. Il suo segno distintivo? La sua pendenza che inconsciamente non può che rimandare alla più celebre Piazza dei Miracoli di Pisa. Il campanile è senza dubbio risalente ad un’epoca differente rispetto alla costruzione. Impagabile la vista panoramica sottostante che regala uno degli scorci più belli del nostro Monferrato. Da qui è possibile intravedere anche il famoso Cedro del Libano piantato diversi secoli fa ma che purtroppo ha subito danni imponenti durante la tromba d’aria del 2008. A pochi passi dalla chiesa romanica ci si imbatte in un’altra costruzione religiosa ormai da diverso tempo sconsacrata. Si tratta del Salone San Pietro, oggi divenuto auditorium, sala riunioni e conferenze. Qualche decennio fa è stato senza dubbio il palcoscenico principe dell’allora mondo Jazz monferrino.

Olivola Monferrato

Nonostante le piccole dimensioni del borgo a Olivola c’è sempre la possibilità di fermarsi a gustare le prelibatezze dalla cucina monferrina. La Tana dei Sapori ed il Ristorante La Magione offrono menù per ogni occasione e tipologia di prezzo, mentre al Ristorante I Due Buoi di Villa Guazzo Candiani, troviamo una proposta gourmet, location incantevole in stile cinquecentesco e la possibilità di organizzare celebrazioni e ricorrenze di ogni tipo. Immancabile anche una sosta in Piazza Europa dove la Ca’ Nostra organizza deliziosi aperitivi spesso accompagnati da musica. Un buon bicchiere di Grignolino ed un tagliere misto salumi e formaggi chiuderà la giornata in maniera superlativa. 

Come la maggior parte dei paesi di questa zona Olivola vanta anche una parte sotterranea dove sono conservati intatti alcuni Infernot ancora visitabili. Uno dei più grandi è all’interno di Villa Guazzo Candiani ed è visitabile su appuntamento. Rivolgendosi all’Economuseo della Pietra da Cantoni è possibile organizzare visite ad hoc in ogni momento dell’anno, in tutti gli altri.

Nelle ultime settimane inoltre è stata installata anche a Olivola una panchina gigante del progetto Big Bench. Si tratta della numero 146 ed è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’Azienda Agricola Olivera che l’ha inserita nel suo oliveto. Per tutti è già considerata la panchina Dorata e se siete stati attenti nella prima parte di articolo avrete subito capito il perché. Da qui si può cominciare a piedi un itinerario bellissimo raggiungendo le vicine Cella Monte, Frassinello e Ottiglio. Per i meno sportivi, risalendo in macchina, basta scegliere in modalità casuale la prossima destinazione fra i paesi confinanti.

Qui, fidatevi, si va sempre sul sicuro.

Foto by Wikipedia Andrea Marchisio – Opera propria CC BY-SA 3.0

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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