Calanchi del Monferrato

I calanchi del Monferrato: istruzioni per atterrare sulla luna

Atterrare sulla luna? In Monferrato si può, grazie ai cosiddetti calanchi, un fenomeno geomorfologico dettato dal dilavamento delle acque e dal soffio del vento su terreni argillosi particolarmente esposti e cioè privi o quasi di vegetazione.

Si tratta di scenari molto particolari e che, infatti, in qualche scorcio possono addirittura ricordare, seppure lontanamente, gli ambienti lunari. In Monferrato sono molti i luoghi di questo genere, più o meno estesi, ma sempre estremamente suggestivi.

E una delle zone che più ne presenta è sicuramente quella di Acqui Terme, una piccola ma graziosa cittadina, conosciuta non solo per le sue fonti termali, ma anche per il suo passato romano, di cui rimangono molte testimonianze, come parte dell’acquedotto.

In questa zona, come dicevamo, i calanchi non mancano, infatti tra un vigneto – visto che qui si produce ottimo vino – e un’area boschiva, non è difficile imbattersi in queste formazioni, tra cui quelle che caratterizzano il piccolo comune di Pareto, il cui toponimo è forse già assai esplicativo riguardo alla conformazione geologica del suo territorio, significando probabilmente “parete di roccia, di una montagna”.

Siamo proprio verso la fine di quello che potrebbe essere definito un itinerario fra i calanchi, a ridosso dell’Appennino ligure. Da qui, nelle giornate più limpide, si può ammirare uno dei simboli del Piemonte, il Monviso.

Altra curiosità su questo comune è quella della presenza di un rilievo conosciuto come monte Orsaro, richiamando l’antica e cospicua presenza di orsi proprio nella zona.

Dalla strada provinciale 217 (a queste coordinate: 44.512523, 8.391061, da inserire su Google Maps) si imbocca una via sterrata, per poi prendere un sentiero sulla sinistra. Con una breve salita è possibile arrivare proprio sulla sommità di questi calanchi, trovando un panorama davvero fantastico e che ben illustra la magnificenza di questo fenomeno tipico del Monferrato.

Si tratta di una passeggiata poco impegnativa, perfetta in qualsiasi stagione, ma attenzione al fango, che può abbondare nei giorni successivi alla pioggia. In primavera/estate, poi, è possibile ammirare lo spettacolo delle ginestre in fiore, che tingono di giallo molte colline piemontesi.

Inoltre, tra queste conformazioni, non è difficile imbattersi in dei fossili: le colline dell’Acquese, in epoca preistorica, infatti, erano sommerse dal mare. Tanto che molte persone ritrovano i resti di antiche conchiglie.

Insomma, la campagna di Pareto è il luogo perfetto per immergersi nella natura e nei suoi capolavori, che riescono sempre a stupirci e a lasciarci meravigliati. Trovate altri itinerari della zona su Sentieri del Monferrato. Buona passeggiata!

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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