Giulia Pisano, portacolori della nazionale, è l’atleta di punta della Yudanshakai Casale
Giulia ha una determinazione e una grinta da far spavento. Una di quelle persone da non far arrabbiare mai. Almeno sportivamente parlando. Ci sono bastati appena due minuti, non appena siamo arrivati al PalaEnergica Paolo Ferraris lo scorso 8 dicembre, in occasione della Cinquantaduesima Edizione della Coppa Shotokan riconosciuta dalla Fikta, per capire di che pasta è fatta questa atleta. Eppure da piccolina proprio non ne voleva sapere di partecipare a delle gare. Poi, grazie all’insistenza del suo maestro e alla vicinanza di papà che l’ha sempre sostenuta in ogni battaglia, ha preso il via una carriera che nel tempo le ha permesso di togliersi diverse soddisfazioni nel karate tradizionale sia in ambito nazionale sia internazionale. In Coppa è mancato il successo per un soffio. Due argenti: nel kumite individuale dove ha ceduto il passo alla veneta Marina Gaffarelli e nel kumite a squadre dove, rappresentando il Piemonte, ha perso la finalissima con la Lombardia. Giulia Pisano, classe 1997, monferrina doc, è attualmente l’atleta di punta della Yudanshakai Casale.
Questo Dojo Club nasce nel 1991 nel Monferrato con il suo maestro Valerio Polello, un vero e proprio pilastro per tutto il nostro territorio. Nel corso del tempo si sono avvicendati diversi atleti che hanno vestito i colori anche della Nazionale. Impossibile non citare Chiara Polello, sua figlia, capace di collezionare svariati titoli nazionali e quel titolo mondiale datato 2004 conquistato a Davos, in Svizzera. E poi Emanuele Berrone, suo nipote, tanti piazzamenti nazionali e un bronzo europeo a squadre nel 2007 a Bydgoszcz, in Polonia. Entrambi una volta terminata la carriera agonistica per limiti di età hanno deciso di continuare il loro percorso in palestra come istruttori. Chiara insieme a Valerio si alterna fra i vari gruppi che vivono quotidianamente il Centro Arti Marziali. Emanuele invece, ha negli anni preso in mano le redini del progetto Yudanshakai San Salvatore andando ad aumentare ulteriormente il bacino di atleti monferrini impegnati in questa disciplina.
Per Giulia l’avvicinamento al karate tradizionale è stato un po’ casuale. All’età di 10 anni è entrata per la prima volta in palestra e da quel momento tante cose sono cambiate. Nel 2014 arriva un po’ a sorpresa la prima medaglia. Terzo posto a squadre agli Italiani. Scocca la scintilla. Giulia Pisano cresce come donna e atleta consapevole. Forte sia nel kata sia nel kumite: anche se è per quest’ultimo che scorre nelle vene il vero amore. Il confronto con l’avversario la esalta maggiormente. Vincere diventa importante perché è il modo per sentirsi soddisfatti di ciò che è stato fatto soprattutto in allenamento. Giorno dopo giorno diventa un nome importante nel panorama regionale piemontese di cui è portabandiera per le attività del Comitato.
Nel 2015 e 2016 vince il Trofeo delle Regioni a squadre, andando a podio anche in Coppa Shotokan nell’individuale. Arriva quindi la Nazionale, con la quale è impegnata spesso in raduni milanesi, che si vanno ad aggiungere all’attività di preparazione che continua a Casale Monferrato. Poi nel 2017 il momento più emozionante fino a qui: quella fantastica partecipazione ai mondiali organizzati in Italia dove, in un gremito PalaVerde di Treviso, sempre nel kumite a squadre chiude al terzo posto nel circuito Eska. Un risultato di assoluto prestigio, bissato poi con la vittoria nell’anno successivo del titolo italiano.
La pandemia gioca un brutto scherzo al mondo dello sport, karate compreso. In Yudanshakai gli allenamenti continuano, ma senza sotterfugi per aggirare le regole. Anche perché fra i principi essenziali non devono mancare mai rettitudine e onestà. Ci si allena a distanza, inizialmente senza contatti. Infinite sedute su Zoom, dove la fatica non manca. Per scappare alla monotonia del lockdown la Pisano si mantiene in forma con un po’ di corsa all’aria aperta, attività che ancora oggi le piace molto praticare come valvola di sfogo sfuggendo dal caos della quotidianità. Per i più piccoli iscritti invece non si fermano neanche le gare e gli esami per l’ottenimento delle cinture. Anche se davanti uno schermo, continua il percorso di studio e ampliamento del bagaglio delle conoscenze.
Per questo motivo il ritorno in presenza, anche con l’organizzazione di eventi importanti seppur a misura ridotta rispetto al passato come la Coppa Shotokan (che comunque ha visto la partecipazione di oltre 200 cinture nere) acquisisce ancora più valore. Fondamentale per il successo dell’edizione di quest’anno la collaborazione di tutta la Yudanshakai Family. Istruttori, atleti, famiglie e amici: tutti hanno contribuito ritagliandosi un compito in una preparazione estenuante. Casale Monferrato ha ospitato negli anni tantissime manifestazioni di primissimo piano grazie alla capacità di Valerio Polello, ora anche Presidente del Comitato Piemontese. Trofei Topolino, Campionati Italiani, persino gli Europei nel 2009, dove la città vestita a festa vide sfilare nelle vie del centro tutte le nazioni partecipanti. Momenti indimenticabili e che danno lustro a un territorio come il Monferrato, che ha la possibilità di far conoscere i suoi segreti e quelle fantastiche colline a tutto il mondo.
Il Krumiro diventa quindi sacro e ad ogni gara importante o convocazione in Nazionale Giulia deve farne una scorta da distribuire a compagne ed avversarie. Perché il bello del karate e che spesso con le “rivali” del tatami si instaurano rapporti bellissimi. In Azzurro poi si è tutte compagne e certe esperienze vissute insieme nei giorni che portano alle gare non si possono dimenticare. La pandemia ha tolto anche questo: quei momenti di condivisione e conoscenza. Nell’album dei ricordi non possono mancare le partecipazioni a Trento e Cadice, sempre nel circuito Eska. La festa del giorno conclusivo è un qualcosa emotivamente difficile da spiegare.
Il meglio però deve ancora arrivare, ne è convinto anche il suo maestro Valerio Polello. In agenda ci sono ancora tanti appuntamenti internazionali da centrare. Covid permettendo, il 2022 potrebbe essere un anno molto interessante. A Winterthur in Svizzera, ci saranno gli Europei Eska Shotokan. Riuscire a far coesistere gli impegni lavorativi a quelli della palestra non è cosa semplicissima anche perché spesso ci si ritrova a gareggiare contro atleti che possono fare del karate la propria professione. A questa età qualcuno abbandona l’agonismo, mettendo davanti altre priorità. Ma non è questo il caso di Giulia. Perché se fin dai tempi della scuola, ora nel mondo dei grandi, sei abituata a portare con orgoglio i segni sul corpo che spesso lascia un combattimento sul tatami, con un sorriso naturale ma che esalta una femminilità imponente, allora è proprio vero che non c’è nulla di cui aver paura. Il futuro è tutto dalla sua e il Monferrato ne sarà assoluto testimone.