Niccolò Martinoni

Monferrato on the road: i consigli del capitano Martinoni per viverlo in modo autentico

“Le colline del Monferrato mi sono sempre piaciute tantissimo. È qui che voglio abitare. Sono il tifoso numero 1 del Monferrato”.

Niccolò Martinoni

Parola del “capitano” Niccolò Martinoni, cha da poco preso casa a Cereseto, paesino di poche centinaia di anime in provincia di Alessandria, adagiato su una delle splendide colline Patrimonio Unesco. Il suo rifugio.

“Ho sempre amato queste colline e i paesi come Cereseto. A prescindere dagli impegni sportivi a Casale Monferrato, la mia ragazza vive qui e anche io avrei sempre voluto vivere in un posto così” racconta il giovane, classe 1989, originario di Varese, cresciuto nel “vivaio” della Robur, alla sua nona stagione con la maglietta rossoblu.

“Quando sono nervoso questi paesaggi mi calmano e rilassano, non c’è niente di meglio che prendere l’auto e “perdersi” tra queste colline per rigenerarsi” racconta.

Cosa consiglierebbe a chi viene da fuori per vivere in modo autentico la zona del Monferrato?

“Perdersi. Prendere l’auto senza pianificare troppo e partire. Queste colline sono uno scrigno di paesi, borghi, paesini tutti da scoprire. Bisogna finirci per vederli, bisogna “entrare” in queste stradine per capirne la magia”.

Verso Cella Monte e Moncalvo

Martinoni poi ci consiglia un itinerario da provare on the road: tra Cella Monte (AL) e Moncalvo (AT), lungo la strada provinciale 42, alla scoperta di due chicche monferrine.

La prima, il borgo di Cella Monte, che nel 2014 ha ottenuto il riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità per i paesaggi a vigneto e la presenza degli infernot, i caratteristici locali sotterranei costruiti scavando a mano una particolare roccia arenaria, la pietra da cantoni, o in tufo adibiti a dispensa o cantina fin dall’antichità.

Proseguendo lungo la provinciale si arriva in provincia di Asti, e precisamente a Moncalvo, conosciuto come la “città più piccola d’Italia. Antichissimo borgo di origini romane, è collocato in un punto panoramico ricco di siti d’interesse, come il Parco Naturale del Sacro Monte di Crea.

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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