La piccola frazione di Mombello Monferrato abitata da oltre 700 creature fantastiche

Banengo: il paese degli gnomi del Monferrato

La piccola frazione di Mombello Monferrato abitata da oltre 700 creature fantastiche

Qualche mese fa avevamo scoperto un posto magico nel Monferrato. Si trattava di Maranzana, un piccolo paese in provincia di Asti vicino a Cassine e Alice Bel Colle, ribattezzato il “Paese dei Babaci”. Ora invece vogliamo alzare ancora di più la posta in gioco. Vi portiamo in un luogo davvero fatato, dove tutto è fatto su misura; sono stati creati edifici, punti di ritrovo, tutto per permettere a delle creature fantastiche, che nel nostro immaginario si potevano trovare soltanto nelle fiabe, di gestire in grande tranquillità le loro operazioni quotidiane. Stiamo parlando di Banengo, piccola frazione del comune di Montiglio Monferrato. Un cartello stradale che scandisce il tratto che conduce alla più vicina Cocconato, ci spiega fin da subito che cosa troveremo da qui in poi. Banengo, non “Balengo”, è “Il Paese degli Gnomi”, figure considerate nella mitologia nordica come spiriti liberi della terra e custodi del sottosuolo.

Ce ne sono più di 700, praticamente sette volte la popolazione della frazione. La loro realizzazione, durante lo scorso lockdown, fu il modo per evadere mentalmente da una situazione che ha accompagnato la vita di ognuno di noi. E così, dall’idea dei coniugi Bellone, una coppia originaria del torinese che dopo aver raggiunto la pensione, ha deciso di venire a vivere in questa piccola frazione di Mombello Monferrato, è cominciata davvero una vita parallela per queste piccole creature. Un progetto nato per caso ma che ha aiutato tante famiglie a trovare un diversivo alla noia e mancanza di socialità di quei mesi. Rispetto ai compaesani più grandi infatti, dopo un periodo di preparazione e allestimento, gli gnomi hanno potuto riprendere ad assembrarsi e divertirsi in ogni anfratto del piccolo borghetto.

Ce ne sono di tutti i tipi. Ricavati da pezzi di legno. Decorati, con ogni sfumatura di colore. I primi sono stati realizzati dall’esperto intagliatore Giancarlo Ferrero. Utilizzando legno di robinia, gaggia e altre tipologie, sono tutti caratterizzati dalla presenza di barba e simpatici berretti variopinti. Preziosa è stata anche la collaborazione dei bambini che si sono prontamente messi a disposizione per una personalizzazione davvero eccezionale. Alcuni degli gnomi stringono fieramente fra le loro braccia lo stendardo che indica il rione di appartenenza altri sono impegnati nella Casetta dei Mestieri: avvocati, postini, messi comunali. C’è praticamente di tutto. Continuando verso il cimitero si trova il Villaggio degli Gnomi realizzato da un altro artista del legno del luogo: Giovanni Grigolon. A pochi passi fa la sua comparsa il Re degli Gnomi che si contraddistingue per la sua conformazione completamente differente da tutti gli altri. Oltre alla barba bianca, ecco spuntare i guanti rossi, la corona regale e lo scettro.

Inizialmente a Banengo c’era uno gnomo per ogni abitante. Si trovavano davanti ogni abitazione, negli ambienti di maggior frequentazione, come il circolo del paese, oppure in quegli spazi che ormai il tempo aveva soppiantato, come l’antico negozio di alimentari, ormai chiuso da tantissimo tempo. Ordinatamente in fila, i piccoli abitanti di Banengo attendono il proprio turno per fare spesa.

Giorno dopo giorno gli gnomi hanno cominciato ad aumentare, come il numero dei curiosi e turisti che di tanto in tanto fanno capolino da queste parti. Anche l’Amministrazione Comunale ne è rimasta colpita  e non ha potuto far altro che cavalcare il momento introducendo anche una cartellonistica speciale come quella che invita gli automobilisti a fare attenzione al possibile attraversamento di Gnomi o di tante altre simpatiche indicazioni.

Ma non è finita qui: continuando sulla strada per la quale siamo arrivati, quella che conduce a Cocconato, ci si imbatte anche in un’ultima sorpresa. All’interno dell’evento “Il Borgo e i suoi presepi”, appuntamento natalizio della vicina Cocconato è possibile visitare il presepe degli gnomi sotto l’ottocentesca tettoia di Piazza Giordano. E quando si comincia a conquistare la scena anche nei paesi limitrofi, significa proprio che si è fatto un bel lavoro.

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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