Rocca Grimaldi - Alto Monferrato

Una Rocca con castello nell’Alto Monferrato

Una storia che inizia tanto tempo fa quella di Rocca Grimalda, un borgo arroccato su un altissimo sperone di roccia proprio nell’Alto Monferrato, a fianco del torrente Orba, dove godere di una vista eccezionale sulle colline e i numerosi castelli della zona.

Grazie agli sporadici rinvenimenti archeologici risalenti alle popolazioni liguri di epoca pre-romana lungo la valle dell’Orba e, soprattutto, proprio nel comune di Rocca Grimalda, oltre che al ritrovamento di una necropoli celtica ai piedi dello sperone roccioso su cui si erge il paese e all’esistenza di una città romana di nome Rondinaria, è stato possibile ipotizzare che l’inizio della storia di questo centro fosse da collocare in un’epoca molto lontana dalla nostra, tra III e I secolo a.C., periodo in cui l’area, quantomeno, venne frequentata.

Ma è nel Medioevo che il borgo inizia a prendere la forma che conosciamo oggi, periodo a cui risalgono i primi documenti scritti su Rocca Grimalda, che, precisamente, nel 963 rientrò nei territori concessi dall’imperatore Ottone ai marchesi aleramici del Monferrato.

Inoltre, recenti indagini archeologiche hanno riportato alla luce resti di un antico insediamento fortificato in località Trionzo, verso Carpeneto. Si tratterebbe di ciò che rimane di un castello alto-medievale in parte scavato nella roccia tufacea, che doveva rivestire un importante ruolo all’epoca.

Ma le vicende di Rocca Grimalda possono essere ben delineate con il castello che, ancora oggi, domina l’ampia valle dell’Orba e che si sviluppò a partire dall’imponente torre circolare, la cui realizzazione si colloca intorno alla fine del XII e gli inizi del XIII secolo, quando il borgo i trovava sotto la signoria dei Malaspina.

Il castello non nacque come bella e lussuosa residenza, bensì come fortezza dedita al controllo del territorio, trovandosi in un punto sicuramente ben difendibile e in quello che era il crocevia tra Liguria e Monferrato, passando tra Ovadese e Alessandrino. Un passaggio che serviva ai commerci, ma che finiva per veicolare anche i forti contrasti tra il territorio monferrino e la vicina Liguria.

Rocca Grimalda e il suo territorio, inoltre, interessarono anche Milano, infatti Filippo Maria Visconti occupò il territorio nel 1431, momento in cui il maniero non ebbe più funzione esclusivamente difensiva, diventando anche residenza nobiliare per volere del Duca.

E se il castello è uno dei risultati più evidenti e immediati della storia del borgo, è necessario attribuirgli anche parte della storia del toponimo: perché se Rocca è chiaramente riconducibile alla posizione, Grimalda per nulla.

Piuttosto bisogna tornare al 1570, quando il feudo venne acquistato da Battista Grimaldi, nobile genovese, la cui famiglia conservò la proprietà per oltre 250 anni, durante i quali, nel Settecento, andò a completare la facciata occidentale del castello, oltre che il suggestivo giardino all’italiana.

Sia il castello che il parco sono visitabili su prenotazione (www.castelloroccagrimalda.it)

A questa famiglia si deve anche la dedicazione a Santa Limbania (il cui culto era per lo più diffuso a Genova) della chiesa che domina parte dello sperone roccioso, di origine medievale, ma il cui aspetto odierno è da ricondurre al XVI e XVII secolo.

Vi è, poi, la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, edificata probabilmente in epoca romanica, ma che vide successivi rifacimenti. La diffusione del culto di San Giacomo Maggiore, anche nei comuni limitrofi, è da ricondurre al passaggio, proprio da questo borgo, di antichi tracciati percorsi dai pellegrini diretti al santuario di Santiago di Compostela, dove si trovano tutt’oggi le reliquie del santo.

Quello di Rocca Grimalda è un borgo da cui godere di una vista eccezionale e dove perdersi tra le antiche vie e ammirare castello e chiese, per poi finire la propria visita con un buon bicchiere di vino rosso, possibilmente Dolcetto d’Ovada o Barbera del Monferrato.

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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