Montaldeo

Montaldeo e i suoi fantasmi

Montaldeo è un piccolo paese dell’Alto Monferrato, nella zona di Ovada, arroccato su un’aguzza collina, i cui pendii sono per lo più caratterizzati da vigneti e aree boschive. Passeggiando per le sue vie e campagne è ancora possibile respirare l’atmosfera rurale novecentesca, periodo in cui si viveva in semplicità, seguendo i tempi della natura e dei suoi prodotti. Ne sono espressione le numerose case in pietra, diverse delle quali abbandonate ormai da diversi anni, con piccoli cortili in cui si prediligevano piante da frutto e spazi per animali.

Ma Montaldeo attira soprattutto l’attenzione per il suo affascinante castello, che custodisce una storia fatta di tradimenti, uccisioni e fantasmi.

Si narra, infatti, che nelle notti di tempesta due fantasmi si aggirino per le stanze e i corridoi del castello! Ma partiamo dall’inizio. Siamo alla fine del Seicento e una suora, Costanza Gentile, decide di fuggire dal monastero di San Leonardo, a Genova, luogo in cui probabilmente era stata reclusa dalla famiglia contro la sua volontà.

Viene trovata e fermata a Voltaggio, ma Clemente Doria – signore di Montaldeo – decide di intercedere per la sua liberazione, impegnandosi a prenderla sotto custodia, per poi ricondurla al monastero. In realtà i due diventano amanti, quindi Costanza non viene mai riportata a Genova, restando, invece, nel castello insieme a Clemente.

Sembrerebbe una storia d’amore a lieto fine, se non che, in una sera d’inverno, Clemente, giungendo segretamente al castello, sorprende Costanza con un nuovo amante, ordinando, quindi, alle sue guardie di uccidere entrambi e, successivamente, di murarli nei sotterranei del castello. Ma si racconta, addirittura, che Costanza sia stata in realtà murata viva, disperandosi per giorni, tanto che ancora oggi, nelle notti di temporale, è possibile udire urla e pianti.

Alcuni raccontano di aver provato a scattare delle foto al fantasma di suor Costanza Gentile, prima dell’avvento del digitale, ma ogni qualvolta provassero, la macchina fotografica si danneggiava irrimediabilmente.

Oltre al fantasma di suor Costanza Gentile, però, se ne aggirerebbe un altro per il castello di Montaldeo e in questo caso la leggenda è ancora più antica, rifacendosi alla strage dei Trotti, famiglia feudataria dal 1443 fino agli inizi del Cinquecento, quando vennero trucidati alcuni dei suoi componenti per mano del popolo, esausto delle continue vessazioni.

La strage avviene nel 1528 e tra le vittime vi è Cristoforo Trotti, il cui fantasma, secondo le leggende popolari, vagherebbe ancora nel castello di Montaldeo, forse con quelli degli altri membri della famiglia.

Il mistero di questo piccolo borgo dell’Alto Monferrato è probabilmente destinato a rimanere tale, ma, in ogni caso, conferisce un fascino davvero unico al luogo, per altro già bellissimo grazie all’imponente architettura del castello e ai suoi panorami vitivinicoli.

Distanze:

da Casaleggio Boiro 6 km, da Ovada 13 km, da Tagliolo Monferrato 13 km, da Voltaggio 18 km, da Molare 18 km, da Morsasco 24 km, da Acqui Terme 28 km

Un viaggio tutto da vivere con i consigli e le dritte dei “locals” che vivono in questo magnifico territorio.

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